Apre lo Spazio Incontro di Casa Bettola

Ci sono cose che, anziché esaurirsi quando vengono usate, si arricchiscono. Per esempio un libro non si consuma se più persone lo leggono, ma al contrario, più vengono sfogliate le sue pagine, più si valorizza.

Così anche uno spazio comune sfugge alla legge del mercato e della competizione, perché più persone lo abitano, più si moltiplica il suo valore tramite il confronto, lo scambio e la condivisione.

Questa idea ha trovato una sua piena conferma il 6 gennaio, quando per festeggiare la befana, si è aperto lo spazio-incontro per famiglie nella Casa Bettola, presso la casa cantoniera occupata, in via Martiri della Bettola. Durante la giornata lo spazio è stato attraversato da più di 150 persone che hanno partecipato a narrazioni, spettacoli, laboratori, concerti e proiezioni di film. Bambini, ragazzi e adulti, che insieme hanno portato vita ad un luogo che fino a poco tempo fa era stato lasciato nel più completo abbandono.

Dopo quattro mesi di lavori d’autorecupero, con la partecipazione di tante famiglie che hanno contribuito con le proprie conoscenze e competenze, lo spazio è pronto per aprirsi alla cittadinanza. L’impianto di riscaldamento è stato sistemato, una cucina è stata montata, gli interni sono stati tinteggiati e rifiniti. Sono stati realizzati diversi ambienti rivolti ai bambini e alle loro famiglie: un atelier con molteplici materiali e strumenti pensati per accogliere differenti percorsi artistici e creativi; una scambioteca, in cui vari oggetti per l’infanzia (vestiti, giochi, etc.) possono essere lasciati da chi non li usa più e utilizzati da chi ne ha bisogno; uno spazio specifico rivolto ai piccoli dell’età del nido con i loro genitori in cui poter stare assieme, sperimentare narrazioni e attivare laboratori sul corpo e sul movimento.

Per iniziare, lo spazio incontro di Casa Bettola sarà aperto ogni mercoledì e sabato pomeriggio, dalle 16.00 alle 19.00, ma l’idea e di raccogliere altri bisogni e desideri, per sviluppare nuovi progetti che possano agire lo spazio, vivendolo, abitandolo.

In un tempo in cui quasi tutto viene assorbito dal mercato, anche e soprattutto la conoscenza, la cultura e gli spazi comuni; in un momento in cui i beni comuni vengono trasformati in beni di consumo privati, vogliamo proporre un’alternativa: uno spazio aperto e comune, un luogo d’incontro e di scambio.

Uno spazio aperto alle differenze, alle famiglie, con diverse provenienze, destinazioni e percorsi. Uno spazio aperto alla partecipazione, un luogo vero, da progettare, creare e trasformare in base alle esigenze di chi lo abita.

Uno spazio comune, costruito e gestito insieme, dove ognuno ha la possibilità di mettere in campo le proprie conoscenze ed esperienze. Uno spazio comune, in cui bisogni e desideri possano essere condivisi e dove iniziative e progetti possano essere sviluppati.

Un luogo d’incontro dove i bambini possano costruire relazioni con altri bambini e adulti, in un contesto ricco da sperimentare ed esplorare. Un luogo d’incontro in cui gli adulti abbiano l’opportunità di confrontarsi, fare rete e costruire relazioni solidali e di reciprocità.

Un luogo di scambio dove informazioni, conoscenze ed esperienze possano essere offerte e ricevute.

Lo spazio incontro di Casa Bettola è un bene comune da creare, costruire e trasformare insieme. Invitiamo i bambini, ragazzi, famiglie e abitanti della città di partecipare in questa costruzione, convinti che siamo in tanti a desiderare spazi aperti e comuni, luoghi d’incontro e di scambio.

Spazio Incontro Casa Bettola

Contatti:  Simone   331 – 6403513

Stefania  328 – 7640017

Scarica il volantino spazio incontro casa bettola

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Report delle attività e degli sviluppi del progetto Casa Bettola

Il progetto Casa Bettola ha preso forma a settembre di quest’anno come risultato della collaborazione e dell’interazione all’interno degli spazi della Casa Cantoniera di sette associazioni che hanno proposto, promosso e organizzato attività e iniziative aperte alla città: Collettivo Sottotetto, Cobas Scuola, Ya Basta!, Laboratorio Quarto Stato, Alternativa Libertaria, il gruppo di acquisto Setaccio, Animali Sociali.

Dopo un anno di attività dello Sportello per il Diritto alla Casa, documentato da una relazione resa pubblica questa estate (http://sottotetto.noblogs.org/post/2010/03/17/progetto-casa-bettola/), di iniziative sui temi dell’urbanistica e dell’autorecupero organizzate da Laboratorio Quarto Stato ( http://sottotetto.noblogs.org/post/2010/05/04/secondo-incontro-di-approfondimento-sul-diritto-all-abitare/) e da Animali Sociali (http://sottotetto.noblogs.org/post/2010/05/15/terzo-incontro-di-approfondimento-sul-diritto-all-abitare-autorecupero), le associazioni e i gruppi che hanno utilizzato gli spazi della Casa Cantoniera hanno sentito l’esigenza di condividere un progetto comune arricchito dalle diverse esperienze e identità, che coinvolgesse il quartiere e la città, rendendo i cittadini consapevoli e attivi nelle dinamiche di cambiamento del territorio, nel consumo critico, nell’autogestione degli spazi pubblici, nella difesa e nel recupero del patrimonio pubblico.

La mobilitazione cittadina in difesa della Casa Cantoniera contro lo sgombero e la svendita del patrimonio pubblico di questa estate, ha reso le associazioni di Casa Bettola consapevoli dell’importanza di continuare e ampliare il progetto rispondendo a un’esigenza espressa dalla città.

Per questo le associazioni si sono impegnate nell’incontro del 28 luglio con l’assessore Acerenza a preparare un progetto di recupero e gestione degli spazi della casa.

Il 28 ottobre 2010 le associazioni consegnano il progetto Casa Bettola all’assessore Acerenza in occasione del Consiglio Provinciale, come era stato concordato nel precedente incontro.

Le associazioni di Casa Bettola chiedono alla provincia di esaminare la proposta per l’utilizzo degli spazi della casa, la gestione delle attività e gli interventi di autorecupero dell’edificio che si impegnano a realizzare.

Il progetto ha la finalità di riqualificare dal punto di vista architettonico e sociale l’edificio come patrimonio pubblico e restituirlo alla città con un’identità e una funzione di partecipazione e condivisione di spazi.

Il progetto Casa Bettola è frutto della partecipazione di tutte le associazioni ed è aperto a qualsiasi idea, interazione, suggerimento e arricchimento che può venire dalla città: è stato pensato in modo da essere flessibile ed espandibile e per essere realizzato con budget ridotto, avvalendosi di piccoli finanziamenti che possono coprire di volta in volta gli interventi da realizzare.

Sono state raccolte dal gruppo di progettazione, composto da tecnici e architetti dell’associazione Animali Sociali e del Laboratorio Quarto Stato/Mume, le esigenze di utilizzo e fruizione dei singoli gruppi, cercando di farle convivere all’interno del progetto.

Anche la gestione degli spazi e delle attività è condivisa e organizzata in modo da rendere viva la Casa, inserirla nel contesto del quartiere e della città, offrendo servizi e occasioni di incontro e relazione: al piano terra lo sportello per il Diritto alla Casa gestito dal Collettivo Sottotetto e quello dei Cobas Scuola, nel garage la distribuzione della spesa del gruppo d’acquisto Setaccio e le iniziative organizzate dalle altre associazioni, un piccolo archivio-biblioteca sulla città di Quarto Stato e un bar con prodotti equosolidali di Ya Basta!, al primo piano lo Spazio Incontro per famiglie e bambini con cucina, atelier, scambiatoio in cui si organizzano giochi, letture e attività per bambini.

Sabato 6 novembre è stato inaugurato lo Spazio Incontro con una giornata di apertura alla città in cui si è presentato il progetto sottoposto alla Provincia spiegandone i contenuti e gli obiettivi.

In occasione di questa iniziativa le associazioni hanno aperto un conto corrente per raccogliere fondi per la sistemazione degli spazi della casa (posta pay nr.4023600588695587).

Il 12 novembre è stata organizzata una cena di finanziamento al centro sociale Aq16 a cui hanno partecipato tantissime persone e in cui sono stati raccolti 700 euro per la sostituzione della caldaia e la manutenzione dell’impianto di riscaldamento.

Gli interventi realizzati finora sono stati: la sistemazione degli spazi del primo piano, la sostituzione della cucina e dei pensili, l’adeguamento dell’impianto di riscaldamento, la tinteggiatura e le rifiniture interne dello Spazio Incontro.

Il 20 dicembre è stata inviata all’attenzione della Presidente della Provincia Sonia Masini e di tutti i consiglieri provinciali una lettera in cui si richiede un incontro per discutere il progetto presentato in ottobre e aprire una trattativa per la gestione degli spazi e delle attività della Casa Cantoniera.

Gli interventi di autorecupero previsti nei prossimi mesi riguardano l’isolamento dello spazio del garage-officina con pannelli in poliuretano come controsoffitto, l’adeguamento dell’impianto a gas e il riscaldamento degli spazi privi di termosifoni, la sostituzione dei telai degli infissi danneggiati e l’inserimento di doppi vetri in tutte le finestre del piano terra, la manutenzione degli scarichi del bagno del piano terra e la sostituzione dei sanitari, la manutenzione della copertura con la sostituzione dei coppi rotti e della parti di grondaia e pluviale danneggiati.

Gli spazi del piano terra saranno dotati di connessione internet e attrezzati per ospitare le attività organizzate dalle associazioni.

Le attività in cantiere riguardano l’organizzazione di una serie di incontri su urbanistica e città e sui temi della mobilità sostenibile, presentazioni di libri e narrazioni nello Spazio Incontro, la creazione di un sito internet che costituisca una rete tra le associazioni e i cittadini, che offra un servizio per il gruppo d’acquisto per raccogliere le ordinazioni, permetta di raccogliere finanziamenti attraverso  fundraising e dia notizie sulle attività della casa e lo stato di avanzamento dei lavori.

Le associazioni del Progetto Casa Bettola stanno attendendo una risposta da parte della Provincia per avviare un dialogo e portare avanti l’esigenza sentita dai cittadini di luoghi di incontro, confronto e partecipazione.

Pensiamo che in un momento di mancanza di fondi e investimenti da parte delle pubbliche amministrazioni, in cui il patrimonio pubblico e più un costo che una ricchezza, i servizi e le iniziative offerte da uno spazio gestito dai cittadini siano importanti e possano offrire un modello di utilizzo degli spazi pubblici sostenibile e a basso costo.

Scarica il report in formato pdf:  REPORT CASA BETTOLA

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Le associazioni di Casa Bettola portano il progetto in Provincia

Oggi le associazioni della casa cantoniera di via Martiri della Bettola  hanno indetto una conferenza stampa davanti a palazzo Allende per rendere pubbliche le evoluzioni del progetto “Casa Bettola”.

L’esperienza della casa cantoniera è stata, durante l’estate, oggetto di pubblico dibattito conseguente alle minacce di sgombero dei locali e vendita degli stessi da parte della Provinca. Sempre durante l’estate diverse associazioni si sono unite al progetto, arricchendolo con le proprie tematiche e con la propria partecipazione, nell’ottica condivisa della difesa degli spazi pubblici come beni comuni e del loro utilizzo per fini sociali, soprattutto in un periodo come quello che stiamo attraversando in cui le amministrazioni pubbliche, a causa anche degli enormi tagli effettuati dalle ultime finanziarie, si trovano in difficoltà nel garantire risposte efficaci all’aumento di povertà diffusa causato dalla crisi.

Nel mese di agosto si è tenuto un incontro ufficiale fra i promotori del progetto Casa Bettola e l’assessore Acerenza  durante il quale ci è stato comunicato che da quel momento la referente per le trattative sullo stabile è diventata la Presidente Sonia Masini e che la presidente stessa ci avrebbe contattato per un ulteriore incontro. Nel contempo noi ci impegnavamo a redigere un nuovo progetto che comprendesse tutte le attività dei nuovi gruppi e associazioni unitisi durante gli ultimi mesi.

Da allora non ci sono stati altri contatti con l’istituzione, sicuramente a causa delle tante priorità che in questo periodo sono all’ordine del giorno dell’amministrazione.

Il progetto completo e aggiornato è però stato scritto ed i lavori di autorecupero stanno procedendo con la partecipazione dei seguenti gruppi promotori:

Collettivo Sottotetto (sportello per il diritto alla casa e spazio incontro per famiglie)

COBAS – comitati di base della scuola (riunioni sindacali e sportello pubblico)

Ass. Ya Basta! Reggio Emilia (uffici operativi ed organizzazione di seminari,dibattiti e corsi               di formazione sul tema della cooperazione internazionale)

Ass. Animali Sociali (organizzazione eventi e incontri su urbanistica e territorio, progettazione dell’autorecupero e gestione orto collettivo)

Alternativa Libertaria (organizzazione di eventi e dibattiti su temi storici ed attuali di interesse sociale)

Laboratorio Quarto Stato (organizzazione di iniziative e laboratori su temi quali pianificazione, urbanistica, mobilità, spazio pubblico, diritto alla casa e alla città – istituzione di un archivio cittadino)

Gruppo di Acquisto Solidale Il Setaccio (promozione del consumo consapevole, punto di stoccaggio e distribuzione dei beni acquistati tramite il GAS)

E’ da questi gruppi che nasce l’esigenza di aggiornare la comunità sugli sviluppi e sull’avanzamento del progetto, e a tal fine invitiamo tutte e tutti alla presentazione pubblica che si terrà SABATO 6 NOVEMBRE alle ore 17.00 alla Casa Cantoniera di via Martiri della Bettola nr.6: la giornata prevede un momento di aggiornamento sul nuovo progetto ed un momento di approfondimento sui lavori di autorecupero dello stabile.

A proposito dei lavori di autorecupero che, ricordiamo, vengono svolti in maniera autonoma ed autofinanziata su un luogo che è bene pubblico e comune, comunichiamo che è stato aperto un post pay a nome di Michele Salsi aderente del progetto Casa Bettola al nr.4023600588695587 a disposizione di chi voglia sostenere economicamente questo progetto.


Un progetto di autorecupero per dare nuova vita a Casa Bettola

L’associazione Animali Sociali ha svillupato un progetto con la finalità di riqualificare dal punto di vista architettonico e sociale l’edificio della casa cantoniera in Via Martiri della Bettola, patrimonio pubblico finora inutilizzato, e restituirlo alla città con un’identità e una funzione pubblica di partecipazione e condivisione di spazi.

Il progetto rimane aperto a qualsiasi proposta, interazione, suggerimento e arricchimento che può venire dalla città: è stato pensato in modo da essere flessibile ed espandibile e per essere realizzato con budget ridotto e avvalendosi della collaborazione e della partecipazione delle associazioni.

Le attività del Progetto Casa Bettola, si integrano con la vita del quartiere e potrebbero rappresentare un servizio aggiuntivo per la città, rispondendo a un’esigenza di luoghi di incontro, confronto e di rappresentanza civica e civile.

Qui sotto trovate la relazione di progetto con lo stato di fatto, le tavole del progetto, gli interventi proposti e la stima dei costi, scaricabili in formato pdf:

A Reggio Emilia senza fissa dimora

Nel dossier povertà dell’Emilia Romagna si legge un dato allarmante:  l’aumento esponenziale di persone su cui pende una intimazione di sfratto. Un evidente  paradosso è il livello del costo degli affitti che, nonostante la crisi, si sta mantenendo su valori troppo elevati.

Leggete l’articolo della Gazzetta di Reggio: A Reggio Emilia senza fissa dimora

Manifestazione per la difesa dei Beni Comuni

Circa un centinaio di persone sono scese in  piazza questa sera per manifestare contro i provvedimenti di svendita del bene pubblico, le case cantoniere nello specifico, in difesa di quel comune che le associazioni di Casa Bettola hanno costruito in un anno di lavoro.
Attraversando una delle zone del centro storico ad alta densità speculativa l’iniziativa è proseguita davanti ad un palazzo in disuso dove è stata denunciata, attraverso manifesti e liberi messaggi in post-ist, la condizione di migliaia di persone che non possiedono la casa, e di conseguenza le cattive poltiche abitative che vedono il patrimonio immobiliare vuoto e invenduto, e quando pubblico privatizzato o gestito tramite logiche privatistiche.
Gli interventi hanno espresso la necessità e la volontà di contestualizzare, dibattere e criticare la dicotomia pubblico-privato, rilanciando nuove riflessioni su un approccio di costruzione del contesto sociale che sia comune.

Aggiornamento sullo sgombero di Casa Bettola

Incontro del 28 luglio 2010 con l’assessore alle Risorse umane ed economico-finanziarie della Provincia di Reggio Emilia, Antonietta Acerenza.

L’assessore Acerenza ha incontrato in data 28.07.2010 il Collettivo Sottotetto, promotore del progetto “Casa Bettola”, e i rappresentanti delle associazioni che hanno utilizzato gli spazi della Casa Cantoniera di via della Bettola, contrari allo sgombero e alla vendita dei beni pubblici, Laboratorio Quarto Stato, Alternativa Libertaria, Animali Sociali e Ya Basta RE.

L’assessore Acerenza, incaricata di seguire la questione, ha informato il collettivo e le associazioni di aver sottoposto il progetto presentato un anno fà e la documentazione relativa alla Casa Cantoniera alla presidente della Provincia Sonia Masini.

L’assessore ha comunicato agli occupanti la volontà della presidente della Provincia  di occuparsi personalmente della situazione Casa Cantoniera come unica referente, e che saremo contattati per un ulteriore incontro. Come associazioni sentiamo l’esigenza di aprire delle trattative che si possano chiamare tali, di riscrivere il progetto Casa Bettola, che nel corso di un anno tramite la partecipazione di altre associazioni si è arricchito di tematiche e competenze. In attesa della convocazione della presidente della Provincia ,  le attività all’interno della Casa Bettola, continueranno in un  percorso di partecipazione attiva in città per la  difesa dei beni comuni.

Collettivo Sottotetto, Laboratorio Quarto Stato, Alternativa Libertaria, Animali Sociali e Ya Basta RE.

Per la difesa dei beni comuni

Sosteniamo la lotta contro lo sgombero di “Casa Bettola”

Le difficolta che colpiscono numerose famiglie nel settore abitativo sono anche la conseguenza di vent’anni di abbandono di concrete politiche pubbliche per la casa. Nonostante si calcoli che a Reggio  vi  siano attualmente circa 7.000 abitazioni invendute e/o sfitte, il numero dei senza casa è in continuo aumento e gli sfratti sono sempre più numerosi. Ci troviamo assurdamente con le case  vuote e la gente in strada. Se per qualche amministratore va tutto bene perché, anche a fronte dei disagi di tante famiglie, l’importante è che sia rispettata la “piena legalità”, noi riteniamo che questo non basti.

Riteniamo che a Reggio si è costruito troppo e soprattutto male e che ora non possono essere i soggetti piu’ colpiti dalla crisi a pagarne le conseguenze. Del resto l’offerta d’abitazioni è stata determinata dalla speculazione, a fronte di un’assoluta incapacità dell’ente locale di incidere sulle tipologie dell’offerta e di governare la domanda. E’ in questo quadro che va inserita l’occupazione della casa cantoniera di via Martiri della Bettola, se si vuole fare una analisi seria che non si limiti a superficiali proclami, o da stizzite polemiche a mezzi stampa.

All’inizio della vicenda la Provincia aveva accettato di aprire un tavolo di confronto con gli occupanti, per l’uso anche a fini sociali, non solo abitativi, dell’edificio e per nove mesi le associazioni occupanti si sono attivate trasformando quel luogo ormai abbandonato in un punto di assistenza e incontro. Da parte della Provincia invece solo silenzio fino alla telefonata del 30 giugno con la quale viene chiesto agli occupanti di andarsene per poter mettere all’asta l’immobile, con la motivazione di doverne destinare i proventi alla manutenzione degli edifici scolastici.

Pertanto le associazioni, i comitati e i cittadini presenti all’assemblea di martedì 13 luglio, nel ribadire la loro solidarietà attiva e il loro sostegno alla lotta contro la svendita del patrimonio pubblico, s’impegnano a far sì che la Casa cantoniera continui a essere un centro di partecipazione, d’elaborazione e di dibattito, sui temi della difesa dei beni comuni, a partire dall’abitazione (ma anche acqua, suolo, scuole,salute, libertà d’informazione ecc.) e dall’uso sociale e culturale degli spazi pubblici. La Casa Cantoniera, infatti, vuole essere un luogo d’accumulo di esperienze e di identità diverse, per contribuire a creare una cittadinanza più consapevole.

Invitiamo tutta la cittadinanza sensibile alla difesa dei beni comuni all’agorà pubblica su “Privato Pubblico e Comune” Mercoledi 21 luglio alle ore 21 presso la Casa Bettola in Via Martiri della Bettola n.6

Sottoscritto da:

Ass. Animali Sociali, Collettivo Sottotetto, Ass. Alternativa Libertaria, Laboratorio Quarto Stato, Ya Basta (R.E.), Cobas scuola (R.E.), Ass. Città Migrante, Laboratorio AQ16, CGIL (R.E.), M.U.M.E., Popolo Viola (R.E.), SUNIA, Partigiani Urbani, Pollicino Gnus, Comitato Provinciale Acqua Bene Comune di (R.E.), Gente di Reggio, Ass. Grillireggiani Amici di Beppe Grillo, Circolo PRC CHE GUEVARA Cadelbosco Sopra. Singoli cittadini: Luca Pelli, Marco Sissa, Giancarlo Terzi, Jaime.