Report delle attività e degli sviluppi del progetto Casa Bettola

Il progetto Casa Bettola ha preso forma a settembre di quest’anno come risultato della collaborazione e dell’interazione all’interno degli spazi della Casa Cantoniera di sette associazioni che hanno proposto, promosso e organizzato attività e iniziative aperte alla città: Collettivo Sottotetto, Cobas Scuola, Ya Basta!, Laboratorio Quarto Stato, Alternativa Libertaria, il gruppo di acquisto Setaccio, Animali Sociali.

Dopo un anno di attività dello Sportello per il Diritto alla Casa, documentato da una relazione resa pubblica questa estate (http://sottotetto.noblogs.org/post/2010/03/17/progetto-casa-bettola/), di iniziative sui temi dell’urbanistica e dell’autorecupero organizzate da Laboratorio Quarto Stato ( http://sottotetto.noblogs.org/post/2010/05/04/secondo-incontro-di-approfondimento-sul-diritto-all-abitare/) e da Animali Sociali (http://sottotetto.noblogs.org/post/2010/05/15/terzo-incontro-di-approfondimento-sul-diritto-all-abitare-autorecupero), le associazioni e i gruppi che hanno utilizzato gli spazi della Casa Cantoniera hanno sentito l’esigenza di condividere un progetto comune arricchito dalle diverse esperienze e identità, che coinvolgesse il quartiere e la città, rendendo i cittadini consapevoli e attivi nelle dinamiche di cambiamento del territorio, nel consumo critico, nell’autogestione degli spazi pubblici, nella difesa e nel recupero del patrimonio pubblico.

La mobilitazione cittadina in difesa della Casa Cantoniera contro lo sgombero e la svendita del patrimonio pubblico di questa estate, ha reso le associazioni di Casa Bettola consapevoli dell’importanza di continuare e ampliare il progetto rispondendo a un’esigenza espressa dalla città.

Per questo le associazioni si sono impegnate nell’incontro del 28 luglio con l’assessore Acerenza a preparare un progetto di recupero e gestione degli spazi della casa.

Il 28 ottobre 2010 le associazioni consegnano il progetto Casa Bettola all’assessore Acerenza in occasione del Consiglio Provinciale, come era stato concordato nel precedente incontro.

Le associazioni di Casa Bettola chiedono alla provincia di esaminare la proposta per l’utilizzo degli spazi della casa, la gestione delle attività e gli interventi di autorecupero dell’edificio che si impegnano a realizzare.

Il progetto ha la finalità di riqualificare dal punto di vista architettonico e sociale l’edificio come patrimonio pubblico e restituirlo alla città con un’identità e una funzione di partecipazione e condivisione di spazi.

Il progetto Casa Bettola è frutto della partecipazione di tutte le associazioni ed è aperto a qualsiasi idea, interazione, suggerimento e arricchimento che può venire dalla città: è stato pensato in modo da essere flessibile ed espandibile e per essere realizzato con budget ridotto, avvalendosi di piccoli finanziamenti che possono coprire di volta in volta gli interventi da realizzare.

Sono state raccolte dal gruppo di progettazione, composto da tecnici e architetti dell’associazione Animali Sociali e del Laboratorio Quarto Stato/Mume, le esigenze di utilizzo e fruizione dei singoli gruppi, cercando di farle convivere all’interno del progetto.

Anche la gestione degli spazi e delle attività è condivisa e organizzata in modo da rendere viva la Casa, inserirla nel contesto del quartiere e della città, offrendo servizi e occasioni di incontro e relazione: al piano terra lo sportello per il Diritto alla Casa gestito dal Collettivo Sottotetto e quello dei Cobas Scuola, nel garage la distribuzione della spesa del gruppo d’acquisto Setaccio e le iniziative organizzate dalle altre associazioni, un piccolo archivio-biblioteca sulla città di Quarto Stato e un bar con prodotti equosolidali di Ya Basta!, al primo piano lo Spazio Incontro per famiglie e bambini con cucina, atelier, scambiatoio in cui si organizzano giochi, letture e attività per bambini.

Sabato 6 novembre è stato inaugurato lo Spazio Incontro con una giornata di apertura alla città in cui si è presentato il progetto sottoposto alla Provincia spiegandone i contenuti e gli obiettivi.

In occasione di questa iniziativa le associazioni hanno aperto un conto corrente per raccogliere fondi per la sistemazione degli spazi della casa (posta pay nr.4023600588695587).

Il 12 novembre è stata organizzata una cena di finanziamento al centro sociale Aq16 a cui hanno partecipato tantissime persone e in cui sono stati raccolti 700 euro per la sostituzione della caldaia e la manutenzione dell’impianto di riscaldamento.

Gli interventi realizzati finora sono stati: la sistemazione degli spazi del primo piano, la sostituzione della cucina e dei pensili, l’adeguamento dell’impianto di riscaldamento, la tinteggiatura e le rifiniture interne dello Spazio Incontro.

Il 20 dicembre è stata inviata all’attenzione della Presidente della Provincia Sonia Masini e di tutti i consiglieri provinciali una lettera in cui si richiede un incontro per discutere il progetto presentato in ottobre e aprire una trattativa per la gestione degli spazi e delle attività della Casa Cantoniera.

Gli interventi di autorecupero previsti nei prossimi mesi riguardano l’isolamento dello spazio del garage-officina con pannelli in poliuretano come controsoffitto, l’adeguamento dell’impianto a gas e il riscaldamento degli spazi privi di termosifoni, la sostituzione dei telai degli infissi danneggiati e l’inserimento di doppi vetri in tutte le finestre del piano terra, la manutenzione degli scarichi del bagno del piano terra e la sostituzione dei sanitari, la manutenzione della copertura con la sostituzione dei coppi rotti e della parti di grondaia e pluviale danneggiati.

Gli spazi del piano terra saranno dotati di connessione internet e attrezzati per ospitare le attività organizzate dalle associazioni.

Le attività in cantiere riguardano l’organizzazione di una serie di incontri su urbanistica e città e sui temi della mobilità sostenibile, presentazioni di libri e narrazioni nello Spazio Incontro, la creazione di un sito internet che costituisca una rete tra le associazioni e i cittadini, che offra un servizio per il gruppo d’acquisto per raccogliere le ordinazioni, permetta di raccogliere finanziamenti attraverso  fundraising e dia notizie sulle attività della casa e lo stato di avanzamento dei lavori.

Le associazioni del Progetto Casa Bettola stanno attendendo una risposta da parte della Provincia per avviare un dialogo e portare avanti l’esigenza sentita dai cittadini di luoghi di incontro, confronto e partecipazione.

Pensiamo che in un momento di mancanza di fondi e investimenti da parte delle pubbliche amministrazioni, in cui il patrimonio pubblico e più un costo che una ricchezza, i servizi e le iniziative offerte da uno spazio gestito dai cittadini siano importanti e possano offrire un modello di utilizzo degli spazi pubblici sostenibile e a basso costo.

Scarica il report in formato pdf:  REPORT CASA BETTOLA

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