Bloccato il quinto sfratto esecutivo a Cadè

Sfratto rinviato ancora un mese

Dalle prime ore di questa mattina i componenti del Collettivo Sottotetto – Sportello per il Diritto alla Casa hanno presidiato la casa di via Giordano Bruno a Cadè insieme alle famiglie sotto sfratto. Era previsto per oggi, infatti, il quinto accesso per l’esecuzione effettiva dello sfratto per una delle famiglie abitanti nella palazzina, famiglia con tre bambini molto piccoli per la quale nessuna soluzione abitativa è stata proposta dagli organi competenti.La palazzina è di proprietà di un unico privato che possiede almeno altri 30 appartamenti.

Di fronte alle venti persone che presidiavano la casa l’ufficiale giudiziario e l’avocato del proprietario della casa hanno deciso di rinviare lo sfratto un mese, al lunedì 26 aprile. Data in cui saremo di nuovo presenti per impedire lo sfratto.

Lo sfratto che abbiamo bloccato oggi è uno dei tanti (80 a settimana a Reggio Emilia) a dimostrazione che le varie uscite fatte dai rappresentanti delle amministrazioni comunale e provinciale sui media negli ultimi tempi, a proposito dei raggiunti accordi sul blocco degli sfratti a fronte della crisi, erano solo operazioni pubblicitarie o campagna elettorale.

Per quanto riguarda la locazione privata nessun accordo è stato raggiunto fino ad ora e di fatto gli unici a bloccare realmente le esecuzioni di sfratto per ora siamo noi, con i nostri corpi e la nostra determinazione.

Continueremo a contrastare la politica che privilegia la rendita a scapito dei diritti dei cittadini e non smetteremo di costruire azioni di blocco fino a quando le amministrazioni non useranno realmente i poteri loro conferiti per far fronte, anche con la requisizione degli innumerevoli alloggi sfitti che abbiamo in città, all’emergenza abitativa che
sta colpendo centinaia di persone senza prospettiva di miglioramento.

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