LETTERA DI UN’ABITANTE DI VIA COMPAGNONI

Questa lettera è stata scritta ed inviata agli organi di stampa da un’abitante di Via Compagnoni.
 
CASE POPOLARI?
 
In questi giorni i giovani che occupano alcuni appartamenti in via Compagnoni si sono visti arrivare un’ingiunzione che li intima di lasciare gli alloggi entro trenta giorni.
Sì, perchè il loro è un atto illegale.
 
Illegale?
 
Ma la casa non dovrebbe essere un diritto garantito a tutti i cittadini?
 
Allora forse conviene fare una riflessione per capire chi ha le responsabilità maggiori in questa vicenda.
 
Il quartiere Compagnoni è da circa dieci anni che ha una settantina di apartamenti vuoti:
chi è responsabile del mancato utilizzo che le famiglie bisognose avrebbero potuto farne?
chi è responsabile del mancato introito economico che tali affitti avrebbero potuto dare?
 
Ci potranno obiettare che gli appartamenti non potevano essere consegnati in quanto sarebbero sorti dei problemi nella consegna dei nuovi alloggi che la ristrutturazione del quartiere metterà a disposizione.
 
Ma questi problemi nascono da una drastica riduzione degli alloggi: nel nuovo quartiere ne spariscono, per uso pubblico, la metà.
 
Ma da dove nasce una tale decisione proprio quando si è in presenza di un’emergenza abitativa? 
 
Ci potranno dire che non c’era spazio in quanto era necessario fare spazio al verde. Ma allora perchè una fetta importante del terreno edificabile verrà ceduto ai privati? E il ricavato che fine farà? Servirà forse a sanare una cattiva gestione?
 
A margine, ma non in ordine di importanza, ci verrebbe da chiedere chi paga per scelte sbagliate, fatte coi soldi pubblici, come quella di ristrutturare case che dopo un paio di anni di decide di abbattere.
 
Come mai nei nuovi edifici non sono stati messi i pannelli solari? Non dovrebbe essere proprio l’edilizia pubblica a dare l’esempio con vantaggi di risparmio energetico ed economico?
 
Si potrebbe concludere facendo un complimento a chi ha deciso di "colorare" le nuove palazzine di grigio cemento, sì perchè è quello il giusto gusto del bello dei nostri amministratori.
 
Forse non possiamo pretendere, ma ci sembra poco corretto mandare le forze dell’ordine a far rispettare legge e ordine sempre e solo a chi si ribella a questo stato di cose, mentre altri sono i veri colpevoli, altri calpestano e speculano sui diritti dei cittadini.
 
Maria Grazia Del Rio
Ex maestra elementare in pensione, da più di quarant anni residente nel quartiere Compagnoni 

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