OTTENUTO RINVIO DELLO SFRATTO PER SANDRA

Lo sfratto della famiglia di
Sandra,previsto per oggi, è stato prorogato di un mese per
dare la possibilità a Sandra di trovare un altro alloggio per
sé e i due figli.
La proroga è il risultato di un
accordo privato fra proprietari e inquilini ottenuto con la mediazione del collettivo sottotetto: le istituzioni, alle
quali avevamo sollecitato una proposta in merito alla situazione di
Sandra – o perlomeno una presa di posizione pubblica che non
consistesse nel solito scaricabarile- non sono intervenute in alcun
modo e, fosse stato per loro, adesso una donna sola sarebbe in mezzo
alla strada con due bambine di pochi anni.

Il caso di Sandra è
esemplare di come le famiglie in difficoltà economica,
malgrado siano sempre di più anche in una città che continua a definirsi ricca
come la nostra, siano ignorate dalle istituzioni,e ormai possano
cercare solo nel buon senso comune e nella solidarietà
reciproca una possibilità di sopravvivenza alle impietose
logiche del mercato immobiliare.
Logiche che l’Amministrazione
reggiana affianca e legittima come se, anziché rappresentante
degli interessi della collettività, lo fosse dei giganti
dell’edilizia privata.

Per questi ultimi infatti si è
rilevata assai  propizia la politica del Comune di vendere i
terreni dove si trovavano case popolari, riducendole di numero . E’
noto infatti che l’edilizia popolare rappresenta -oltre che l’accesso
a un diritto fondamentale- un calmiere per i prezzi del mercato delle
compravendite e degli affitti di immobili.
Venendo a mancare
questo bene comune,i privati possono fare il bello e il cattivo tempo
nello stabilire il prezzo dell’offerta, mentre le liste d’attesa per
una casa popolare si allungano all’infinito, in una spirale che di
fatto cancellerà un diritto primario di cittadinanza: un tetto sulla testa.

Chiediamo alle
Istituzioni locali di compiere un’inversione di rotta nelle politiche
abitative, o se non altro per dignità, di ammettere la loro incapacità nel far
fronte ad una problematica che ha sempre più, di giorno in
giorno, il carattere dell’emergenza: IL DIRITTO ALL’ABITARE.

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