GIOVEDÌ 16 NOVEMBRE 2006

  APRE LO SPORTELLO DEI DIRITTI

Oggi giovedì 16 novembre 2006 il collettivo sottotetto ha realizzato la terza autoassegnazione di un appartamento pubblico sfitto da anni e lasciato inutilizzato, nel locale al primo piano di V. Compagnoni 37.

La riappropriazione di strutture abbandonate è un gesto volto a dare visibilità al grave problema abitativo nella nostra città, dove l'amministrazione porta avanti una politica che guarda più al business immobiliare privato che ai reali bisogni dei cittadini , nonostante l’alto numero di nuclei familiari che faticano a permettersi di pagare un affitto ai prezzi di mercato. Prova ne è il fatto che, in tutti gli storici quartieri popolari oggi soggetti a riqualificazione, il numero di appartamenti pubblici viene sistematicamente dimezzato a favore di appartamenti privati o ad uso terziario (uffici ecc…) : nel caso specifico di V. Compagnoni su 216 alloggi popolari, ne rimarranno 80.

Per denunciare e contrastare questa logica il collettivo sottotetto oggi si apre ai bisogni e alle esigenze reali dei cittadini trasformando l’appartamento autoassegnato in uno sportello dei diritti che

servirà innanzitutto come punto di ascolto e di inchiesta dal basso sul problema abitativo , per raccogliere opinioni, testimonianze e dati , e per aprire un filo diretto con chi , realmente, vive il disagio quotidiano alimentato dalla progressiva erosione dello stato sociale.

Lo sportello nasce anche in vista di un problema che si ripete ogni inverno e a cui le istituzioni reggiane , viste le politiche che attuano, sono sempre più lontane dal dare una soluzione: l’emergenza freddo. Un’emergenza comune a tutto il popolo degli esclusi, di quelli resi sempre più invisibili dalla precarizzazione a 360° della vita : cittadini migranti con o senza permesso di soggiorno, senzatetto, anziani o famiglie con reddito insufficiente .



La scelta di questa data, per realizzare una nuova autoassegnazione e per aprire lo sportello dei diritti, non è casuale: il collettivo sottotetto aderisce e parteciperà allo sciopero di domani venerdì 17 indetto da tutto il sindacalismo di base contro questa finanziaria che altro non fa che seguire le linee guida dei governi passati in materia di lavoro, casa, scuola, immigrazione, spese militari, a discapito dei diritti di cittadinanza globale.


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