CONTRO LO SGOMBERO DI “CASA BETTOLA” – PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI

La casa cantoniera di Via Martiri della Bettola è stata occupata dai membri del Collettivo Sottotetto il 2 giugno 2009. Di proprietà della Provincia di Reggio Emilia, la casa era in stato di abbandono da circa 7 anni ed era già stata messa all’asta due volte senza mai essere acquistata.

Nel settembre 2009, dopo tre mesi di lavori di autorecupero, il Collettivo Sottotetto aveva presentato all’attenzione degli assessori provinciali Acerenza (bilancio) e Fantini (politiche sociali) un progetto ed una proposta di “legalizzazione” dello spazio.

Il progetto comprendeva uno sportello per il diritto alla casa, un appartamento di emergenza per donne, uno spazio sociale a disposizione di diverse associazioni ed un orto sociale.

Tutte le attività sopraelencate sono state realizzate nell’arco di quest’anno mentre le trattative con gli assessori provinciali si sono interrotte a causa degli assessori stessi che dopo aver promesso un secondo incontro di discussione non si sono più fatti sentire.

Durante l’anno di funzionamento della “Casa Bettola” diversi soggetti ed associazioni cittadine che si occupano della difesa dei beni comuni hanno utilizzato lo spazio come ritrovo e come sede per l’organizzazione di eventi che, fra gli altri, hanno visto la partecipazione di assessori, funzionari pubblici, dirigenti di ACER.

Da parte sua la Provincia, dopo un anno di silenzio, si è fatta viva telefonicamente il 30 giugno 2010 tramite l’assessore Acerenza per intimare agli occupanti l’uscita immediata dallo stabile in quanto lo stesso è stato rimesso all’asta e l’eventuale introito messo a bilancio alla voce “manutenzione scuole”.

Ancora una volta quindi ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di svendita del patrimonio pubblico sul territorio cittadino, in perfetta sintonia con le politiche governative di privatizzazione che ormai ogni aspetto della vita sociale: dall’acqua all’istruzione,
dalla sanità alle case popolari, fino al consumo del territorio a favore del cemento e della speculazione.

Troppo spesso ormai le amministrazioni pubbliche si comportano come aziende, valutando il solo valore di mercato dei beni, considerandoli come pura merce, senza tener conto del valore d’uso che questi beni hanno e, in casi come quello della casa cantoniera, ignorando prima di tutto il valore sociale acquisito dall’immobile grazie alle attività ed ai servizi che al suo interno vengono svolti.

Oggi un luogo come la “Casa Bettola” diventa simbolo degli abusi sul territorio e delle politiche miopi di chi amministra il territorio ed è proprio in difesa di tutto quello che rappresenta questo spazio che le associazioni ed i soggetti che lo agiscono e lo vivono oppongono all’intimazione della Provincia il loro netto rifiuto di abbandonare lo stabile e la volontà di continuare a farlo funzionare al servizio della comunità a cui da un anno è stato restituito, comunità che è l’unica legittima proprietaria di questo bene.

Come soggetti promotori invitiamo tutti i cittadini, le associazioni e le realtà cittadine che si riconoscano nel valore della difesa dei beni comuni a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà presso la Casa Cantoniera di Via Martiri della Bettola nr.6 MARTEDI’ 13 LUGLIO a partire dalle ORE 21.00

Collettivo Sottotetto – Associazione Ya Basta! – Alternativa Libertaria – Animali Sociali – Laboratorio Quarto Stato

Ascolta le interviste con i soggetti promotori su Globalproject

Leggi il comunicato di CGIL Provincia e S.U.N.I.A

Per adesioni e contributi: collettivosottotetto@libero.it

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